Astrofotografia

Andromeda

LA GALASSIA DI ANDROMEDA

Le prime osservazioni della galassia di Andromeda risalgono al X secolo: fu infatti osservata dall’astronomo persiano Umar-al-Sufi Abd-al-Rahman che la descrisse come una«piccola nuvola celeste»; inoltre essa compare su carte olandesi del 1500. Le prime osservazioni telescopiche risalgono al 1612 da parte dell’astronomo tedesco Simon Marius il quale la descrisse come «la luce di una candela osservata attraverso un corno traslucido».

Nel 1781 l’astronomo francese Charles Messier la introdusse nel suo celebre catalogo di oggetti nebulari assegnandole il numero 31; infatti, ancor oggi, la galassia di andromeda è universalmente riconosciuta con la sigla M 31.

La vera natura della galassia di Andromeda fu scoperta solamente in tempi molto recenti quando furono a disposizione telescopi sufficientemente potenti per poterne studiare forma, dimensioni e movimento. Il risultato di questi studi è che quella nuvoletta celeste è in realtà uno splendido e maestoso sistema, una specie di gigantesca ruota cosmica in totazione con altrettanto giganteschi bracci a spirale che partono dal centro e si propagano verso la periferia. Il suo diametro è stimato in circa 160.000 anni luce e contiene dai 200 ai 300 miliardi di stelle.

Come accennato nell’introduzione la galassia di Andromeda è molto simile alla nostra Galassia per forma e struttura; la somiglianza è ancora più accentuata se si considera il fatto che anche la galassia di Andromeda possiede due piccole galassie satelliti (M 32 e NGC 204). Unica differenza saliente le dimensioni: la galassia di Andromeda èdecisamente più grande della nostra; infatti è la galassia più importante del cosiddetto Gruppo Locale, il piccolo ammasso di galassie (una trentina) che comprende anche la nostra.

 
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